[ A volte odio
La vita che faccio
Ogni cosa ogni volta è sbagliata
Tiro avanti, non posso scappare
Ogni cosa che arriva nella mia strada
Mi dà la caccia portandomi in tempi sereni
Rimango in attesa, sono perso nella nebbia
Combatto fino alla fine della vita ]
Buon martedì. Perché iniziare un post con il ritornello di una canzone dei KoЯn? Semplice: le citazioni, ovunque io le inserisca, hanno sempre un significato preciso. In questo caso si tratta di me in questo periodo. Lo so che è quasi Natale e che dovrei esser felice come una che ha appena baciato il tipo che le piace ma è un po' difficile se una deve rinunciare ad un libro che vorrebbe ardentemente per Natale e chiedere ai genitori di comprarle due fumetti di Rat – Man perché i soldi faticano ad arrivare e sono pure pochi. Sicuramente è dura per tutti ma mi chiedo se qualcuno in questi ultimi tempi si è fermato a pensare ai proprio pargoli e a porsi la fatidica domanda: “ Vorrei regalare a mio / a figlio / a ciò che desidera ma purtroppo non posso perché non ci sono i soldi. ” Non è una critica che merita i manifesti appiccicati sul lampione dove ci piscia il cane alle nove di sera ma solo una considerazione di noi figli. Gli infanti manifestano la disapprovazione ed il dolore in modo semplice e intuitivo: piangono e urlano. Ma un teenager come può reagire? Manda affanculo il mondo e basta? Credete che non si possa sentire a sua volta una merda? Io mi sono sentita così: incapace di poter far qualcosa per sistemare, anche di un millimetro, questa situazione. Certo, se uno chiede di spendere 4 euro per un fumetto di Rat – Man contro i 19,90 del libro di Bowden hai già fatto qualcosa ma alla fin fine è nulla in confronto a quello che veramente bisognerebbe fare. C'è di buono che, a quanto ne so, riceverò un po' di regali da persone che amo e a cui tengo davvero molto.
Oggi la mia giornata scolastica si è interrotta con una lotta contro i lacrimoni. Ho ricevuto un regalo inaspettato. E a tal proposito vi faccio una confessione: io dico sempre di avere il cuore di ghiaccio e il più delle volte mi comporto come una “ Principessa di Ghiaccio ” ma alla fin fine il mio cuore sanguina ogni volta che c'è qualcosa che non funziona. Mi considero un essere umano altamente emotivo che potrà anche prendersela per una quisquilia ma soffre di brutto.
Oggi la mia giornata scolastica si è interrotta con una lotta contro i lacrimoni. Ho ricevuto un regalo inaspettato. E a tal proposito vi faccio una confessione: io dico sempre di avere il cuore di ghiaccio e il più delle volte mi comporto come una “ Principessa di Ghiaccio ” ma alla fin fine il mio cuore sanguina ogni volta che c'è qualcosa che non funziona. Mi considero un essere umano altamente emotivo che potrà anche prendersela per una quisquilia ma soffre di brutto.
Ritornando al discorso principe. Ho messo il ritornello della canzone perché credo fondamentalmente di essere una cannibale narcisistica. Mi spiego. Mangio molte emozioni, sorrisi, lacrime e dolore degli esseri umani ( da qui l'essere cannibale ) e dall'altra sono, strano ma vero, una persona, che malgrado le apparenze e la scarsa autostima ripresa a calci in culo, molto egoista e che si vuol bene in modo...narcisistico. Ultimamente pure cinica per certe cose. D'altronde io ho sposato la causa dell'affrontare la maggior parte delle avversità della vita in modo asettico e senza emozioni apparenti. È brutto detto così ma io il dolore ho imparato ad affrontarlo così, almeno non rischio di star di merda.
Sai una cosa? Ti capisco. O forse no, però condivido. Condivido ciò che hai scritto.
RispondiEliminaHo visto che era uno dei pochi post con 0 commenti, e mi è venuto da pensare che la gente commenta poco quando ci si sfoga sul proprio blog, mentre su quisquilie e argomenti più "leggeri" scorrono fiumi di parole.
Non ne faccio una colpa agli altri generalmente, solo, mi viene da pensare che la gente si tiene alla larga dai discorsi "profondi" e dai turbamenti.
Ah, cambiando discorso... Bellissimo blog, ti seguo.
Marten