A distanza di due anni tormentati e bui vedo un nuovo giorno all'orizzonte, una promozione dopo due tentativi falliti per colpa mia e della mia incapacità di sopportare le difficoltà, accompagnati dall'amore per l'epica. Amo l'epica perché mostra ancora qualcosa di buono del mondo, qualcosa che fa riflettere ma al contempo emozionare. Prendiamo ad esempio l'Eneide. E' un'opera meravigliosa, non saprei come descriverla altrimenti. Eurialo e Niso, Didone sono solo alcuni personaggi che mi hanno emozionata, così come è emozionante la figura di Enea che fugge da una Troia ormai vittima delle fiamme con suo padre Anchise sulle spalle. Questa figura si dice che sia la massima espressione della pietas romana. E' vero.
Ultimamente però mi ritrovo a dover riaprire le porte dei miei anni passati per poter aiutare qualcuno che, come me , si è trovato in una situazione incapace di uscirne o di capire come fare. Quando penso a queste situazioni così simili, mi salgono le lacrime agli occhi perché credo che non augurerei una cosa simile nemmeno alla persona che disprezzo maggiormente al mondo perché se il mondo ti ignora puoi anche fregartene ma se è chi ti sta intorno a ignorarti è denigrante. E' come ritornare alla caccia alle streghe dove anche il primo povero cristo che diceva qualcosa che a qualcuno dava fastidio, veniva preso dall'Inquisizione e poi, se non era già bello che morto, veniva donato in sacrificio alle fiamme.
Non so cosa potrò fare ma so che io devo, nel mio piccolo, essere quella lucciola che io non ho avuto e che mi avrebbe aiutata enormemente ad uscire dalla selva oscura.
Dante descrive perfettamente con poche parole quello che provai anzitempo:
« Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. » |
"M'illumino
d'immenso
con un breve
moto di sguardi "
Io amo l'epica, amo la poesia e l'italiano. Sono sempre state le mie materie preferite, più di tutte le poesie che descrivono in breve qualcosa d'incredibilmente importante. Sono sicura di non poter vivere senza quei piccoli, forti, dolci, rauchi pensieri che trasmettono gli scrittori ai propri fogli e, di conseguenza, a noi :)
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