lunedì 8 agosto 2011

[Recensione: Crank] “ Come posso giustificare di aver messo piede di proposito su un sentiero così evidentemente insidioso? Che il divertimento stesse proprio nella caduta? ”

Trama: Kristina Georgia Snow è la figlia perfetta: studentessa modello, tranquilla, mai nessun problema. Ma quando parte in viaggio per visitare il padre, Kristina scompare e Bree prende il suo posto. Ma Bree è l’esatto contrario di Kristina: è impavida, strafottente, piena di vita. Poi Bree incontra Adam. È il suo ragazzo dei sogni, tutto muscoli scolpiti e sorrisi smaglianti. Lei s’innamora di lui, com’è ovvio, senza realizzare che quell’amore ne farà a pezzi la vitalità, la giovinezza, l’entusiasmo. Perché sarà lui a presentarle per la prima volta il mostro, crank. E perché quella che inizialmente sembrava una montagna russa di emozioni e di svaghi ben presto si trasformerà nell’inferno della dipendenza e di una totale perdita di controllo. Bree tenterà di trovare una via di scampo, tra mille difficoltà, e la sua sarà una battaglia per recuperare la sua anima e la sua mente: in altri termini, la sua vita. Attraverso le ipnotiche, affascinanti alchimie del verso libero, Ellen Hopkins narra la storia di una dipendenza e una ribellione adolescenziali e delle fragili strategie di una rinascita.




Il mio voto: 




La mia recensione: 




Inizio con una piccola critica che mi ha infastidito non poco: questo libro è stato censurato in America per via dei suoi contenuti. Vorrei ridere, vorrei piangere e vorrei vomitare al tempo stesso. E' una cosa ridicola che nel mondo e in rete circolano cose assurde e che quando una persona che ha vissuto in quanto madre di una ragazza che ha toccato con mano “ il Mostro ”, la droga per farci capire, scrive un libro e riesce a pubblicarlo questo venga censurato. La storia in sé è di pura fantasia però questo è un libro che parla di droga, anche se non è un manuale che spiega a livello scientifico cosa accade al corpo di una persona che fa uso di queste sostanze ma è il diario, chiamiamolo così, di una ragazza che conosce il Mostro e da quel momento non riesce più a troncare il rapporto che ha con esso.
Io già leggendo la trama mi ero aspettata una cosa leggermente diversa ma gente, è un po' difficile dire “ Questo libro ha deluso le mie aspettative. ”
Una particolarità del libro è la scrittura sottoforma di poesia: versi liberi che spesso nella pagina assumono forme particolare ( cuori, croci... ) che ci fanno conoscere Kristina Snow e Bree. Sono la stessa persona solo che Bree non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, fa quello che vuole e per lei le regole non esistono. In parole povere è la Kristina libera, selvaggia, quella che ama il rischio e che tra le due prende spesso il controllo. Kristina invece è la ragazza perfetta, con ottimi voti, con amici con la testa sulle spalle come lei. Una ragazza normale, insomma.
Ha i genitori divorziati fin da piccola ed è solita passare un po' di tempo con il padre durante l'estate, ad Albuquerque.
Kristina ha sempre messo sul piedistallo il padre, facendolo apparire un bel Principe residente in un bel castello fiabesco. La delusione è grande e palese quando si ritrova davanti un uomo di mezz'età dipendente dalla droga che vive in una topaia insieme ad alcuni scarafaggi giganti.
Ma qui incontra Adam, lascia che Bree prenda il sopravvento e comincia una vita dissoluta, dove è il Crank, il Mostro a farla da padrone. E imperversa in tutta tranquillità anche quando ritorna a casa perché anziché smettere ne diventa ancora più dipendente, attraversando tutti i passaggi:
- Sniffare;
- Fumare;
- Iniettare.

Sono sola
e tutto cambia.
C’è chi la definirebbe realtà distorta,
ma è proprio quello il mio posto:
senza mamma,
Marie, sempre più distante
in una tardiva ricerca di celebrità
senza patrigno
Scott, arcigno e di mano pesante,
con aspettative irrealizzabili
senza sorella maggiore,
Leigh, intrappolata in una bufera
di sessualità incerta
senza fratello minore,
Jake, bambino viziato, invasore
svergognato della mia nicchia.
Sola,
ed esiste dolo la persona che ho dentro.
E ha iniziato a piacermi sempre più
di questo mio guscio preuntuoso. Certo,
non è proprio silenziosa,
sbraita oscenità solo perchè
le scivolano bene sulla lingua
non è proprio una secchiona,
ma ha un-mu-cchio di altre
doti invidiabili
non è proprio pulita,
scoreggia di gusto, si scaccola
e sputa come un maschio
non è proprio sana di mente
certe volte, a dire il vero,
lascia perplessa persino me.
Sola,
e non esiste la figlia perfetta,
niente studentessa modello,
niente Kristina Georgia Snow.
C’è soltanto Bree.
Ovviamente mente a tutto e tutti, incolpando Bree la sua parte meno avvezza alle regole e con cui deve convivere durante la storia.
La fine del libro lascia un po' insoddisfatti ma ho scoperto per caso che questo è il primo libro di una saga che spero vivamente di trovare anche qui perché è un libro che merita di essere letto, dagli adolescenti come me e anche dai grandi. E' pur sempre esperienza anche per voi. M'immagino già i vostri sbuffi e i vostri pensieri/commenti su quanto sia inutile leggere un libro come questo ma posso assicurare che non è la solita rottura scritta da qualcuno che probabilmente sa di droga perché ne ha studiato gli effetti e simili. Questa è una storia di vita anche se inventata di sana pianta da una persona. Non è vendita promozionale, è un invito a leggere e capire senza prendere libri che usano paroloni sconosciuti ed incomprensibili. Pensateci mentre mi mandate a quel paese d'accordo?
Io nel frattempo vi lascio con qualche assaggio:
Come posso spiegarvi la pura scarica raggelante
dell’attesa di fare qualcosa di radicalmente sbagliato?
Nessuna paura. Nessuna colpa.
Come posso giustificare di aver messo piede di proposito su un
sentiero così evidentemente insidioso? Che il divertimento
stesse proprio nella caduta?

1 commento:

  1. Questo voglio leggerlo davvero da molto *_*
    Mi sono aggiunta ai tuoi Follower :D credo che tu conosca già il mio blog, ma ora mi è preso il dubbio.. bé, se ti va passa da me ^^

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