sabato 31 luglio 2010

Poesia contro l'abbandono...

Eccovi una poesia contro l'abbandono degli animali, che purtroppo in estate s'intensifica, e molto anche.


… ”quel” giorno, un cane si rivolse al proprio padrone:

“… ti sarò sempre fedele, ti difenderò,

ti terrò compagnia, farò la guardia e vigilerò il gregge,

giocherò con te e la tua famiglia,

(con voi gioirò e soffrirò),

tu mi comanderai ed io ubbidirò …

… sarò la tua vista, il tuo olfatto,

il tuo soccorso, la tua speranza,

… sarò il tuo migliore amico” …


Mentre il cane abbaiava queste parole,

l’amato “uomo” si accingeva ad abbandonarlo

in una fredda e buia strada …


… il cane pianse per molti giorni,

sperava che chi aveva amato più della sua vita,

tornasse indietro per riportarlo a casa …


… infine,

rassegnato, congelato e stremato,

pensò, ancora una volta, al suo Amico,

perdonandolo per quel gesto ultimo:

“bau bauuuu bauuuu …

padrone, se un giorno dovessi di nuovo incontrarti,

non potrò fare a meno di servirti “come un cane”,

non potrò odiarti né serbarti rancore,

coltiverò la sola speranza di esser considerato

un essere vivente, quale io sono …”


… dopo aver pensato ciò,

il cane chiuse gli occhi … per sempre.


Chi è la bestia?

(di Vittorio Rombolà - 2004)

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