domenica 3 ottobre 2010

Il Drago e la fanciulla

E' un racconto che ho trovato poco fa bighellonando nel web...

Ogni anima è terra di draghi, ogni fiore trema alla loro ombra, ma quando il dolore profondo tocca il nostro cuore, è allora che si risveglia il guerriero d'amore che è in ognuno di noi. Non è il male ad essere forte, ma è la nostra resa a renderci deboli. Combatti per la tua terra sveglia il guerriero che è in te.

Un drago malefico un giorno conquistò la terra di una pacifica fanciulla, e col suo soffio di fuoco le bruciò il giardino e la sua piccola ma graziosa dimora, addormentarsi poi soddisfatto del dolore causato.
La fanciulla pianse a lungo tante lacrime, e con pazienza e amore, prese di nuovo a piantare semi nel suo giardino, a ridipingere pareti, a riattaccar tendine, e quando il lavoro fu terminato si sentì di nuovo felice.
Al gioire della fanciulla il drago si ridestò e nel vedere di nuovo il giardino fiorito e la dimora brillante di luce, fu preso da una rabbia incontrollata e con un altro soffio stavolta più potente rase al suolo ogni cosa.
La fanciulla pianse stavolta tutte le sue lacrime, il grande amore messo nel ricostruire ogni cosa si tramutò in profondo dolore. Il drago si riaddormentò per la seconda volta e la giovane stavolta completamente sconfitta, girò tra le rovine della sua dimora, tra i ciottoli fumanti del suo giardino e capì che finché il drago fosse rimasto nella sua terra, non avrebbe mai più potuto sorridere. Pertanto decise di combatterlo, ma tra le mani la fanciulla non aveva spade ma solo semplici semi di fiori e di giorno mentre il drago dormiva introduceva attraverso le narici i semi dei suoi fiori e di notte nel mentre era sconvolta dalla paura, non avendo più alcun rifugio, raccoglieva tutte le sue lacrime in piccole ciotole di cristallo, che poi svuotava nelle narici del drago.
Questa operazione che all'apparenza poteva apparir innocua, fu invece causa della sconfitta del grande drago. I semi dei fiori riscaldati dal suo soffio caldo e nutriti dalle lacrime della fanciulla, presero a fiorire nel corpo del nefasto animale, una rosa gli spuntò nel cuore, un ciclamino nella pancia, un ibisco nell'occhio destro, un giglio nella bocca. Il drago si ridestò per portare ancora distruzione, provò a soffiare fuoco e ne uscirono gigli, provò a guardare con odio e sentì amore, provò a divorare vite ma sentì disgusto. Il drago non riusciva a capire cosa gli stesse accadendo, aprì le sue larghe ali e volò lontano da quella terra che gli aveva sottratto la sua più grande qualità: la malvagità, e nel volare lontano urlò ai suoi fratelli:
Non accostatevi più a quella terra, forte è la sua benefica influenza.
La fanciulla osservò il drago volare lontano, poi si guardò intorno e constatò i danni che le erano stati inferti, erano tanti, e ci sarebbe voluto tempo per riaggiustare ogni cosa, ma quello non era un problema, avrebbe ricostruito ogni cosa, con molto più amore. Presto quella terra sarebbe divenuta dimora di sorrisi e di luce, e nessun drago osò più accostarsi.








....Biografia....


Cleonice Parisi, Favolista Spirituale e Aforista. Definita un "caposcuola" nel suo genere, è l'unica Favolista Spirituale le cui opere si rivolgono ad un pubblico adulto, attraverso originali metafore che aiutano a recuperare il senso più profondo ed autentico della nostra vita, spronandoci ad amare incondizionatamente noi stessi e il nostro prossimo con fiducia.
Favole avvincenti dove spesso l'umano è contrapposto al divino. È evidente nei suoi testi l'influenza di autori quali Esopo e Fedro, precursori di tale genere letterario.
Appassionata degli scritti di Gibran, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti con aforismi e prosa. Componente di Giuria nel Premio Nazionale Surrentum e segretaria dell'Associazione Culturale Ars Scrivendi, è la Guida di Supereva per le Favole, va a spasso con carta e penna poiché "l'ispirazione è fulminante e non vuol perder neanche un istante".
Cleonice Parisi sostiene che lo scrivere è una terapia per la vita e che "la gioia si nasconda sotto la noia".
Tra i suoi aforismi più famosi ricordiamo: "Parla il favolese la Mente che dell'Anima ha visitato il paese" e "Nessuno è Qualcuno senza gli altri". Tra le sue opere: La piccola Voce, Viandante nel Cuore, Le favole dell'Anima, l'Angelo del Focolare.
Curatrice di due raccolte di poesie di autori vari, Scolpiti nel Vento e i sensi della Mela.

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