giovedì 26 luglio 2012

[Recensione: Switched. Il Segreto del Regno Perduto] « We are gonna dance into the sea. All I want is you, you're ma chérie »


Trama: Wendy Everly sa di essere diversa dalle altre ragazze, ha scoperto di possedere un potere oscuro che le permette di influenzare le decisioni altrui, un potere segreto che non può rivelare a nessuno. La scuola della piccola cittadina di provincia in cui si è trasferita con la famiglia, le sta stretta, il rapporto con la madre è conflittuale, tutto sembra insopportabile finché una notte si presenta alla finestra della sua stanza il misterioso e affascinante Finn, da poco in città. L'arrivo di Finn sconvolge il mondo di Wendy. Questo strano ragazzo possiede la chiave de suo passato e le risposte sui suoi poteri e rappresenta la porta d'accesso a un luogo che Wendy non avrebbe mai immaginato potesse esistere.

Il mio voto: 1 / 2

Il mio commento:

Ad essere sincera sono partita prevenuta nei confronti di questo libro , complici delle recensioni di anobiiani che ne parlavano male e... be', il genere e la storia che proponeva. Il problema è che alla fine non sono rimasta così colpita come avrei pensato.
Il prologo colpisce, in quanto troviamo una Wendy di sei anni che, in seguito all'ennesima lamentela in presenza degli ospiti invitati al suo compleanno, si ritrova la madre in preda ad un qualche delirio che la aggredisce accusandola di essere una qualche creature mostruosa che le ha ucciso il figlio. Diciamo che un bel " Cazzarola " ci può anche stare.
** salto temporale di una decina d'anni **
La psico-mamma è rinchiusa in un ospedale psichiatrico mentre Wendy , ormai adolescente, continua a ficcarsi nei guai, trasferendosi continuamente seguita dal fratello maggiore e protettivo Matt e la zia Maggie. Un giorno improvvisamente si fa la conoscenza di Finn, un tipo bellissimo che frequenta la sua scuola la fissa di continuo , quasi stesse tenendo d'occhio. E in effetti è così, perché il bel figone altri non è che un cercatore inviato a rintracciarla e riportarla dal sue vero popolo: i troll. Interessante come sviluppo, non trovate? E' normale che la maggior parte delle persone che hanno letto questo libro si trovino d'accordo sul dire che finalmente c'è qualcuno che ha abbandonato il cliché dei vampiri, delle fate e dei licantropi, trasformando questa storia in qualcosa di buono.
E qui casca l'asino.
I troll sono, ovviamente, tutto il contrario dell'immagine che ormai la gente si è fatta , ovvero: brutti, bassi, verdi, ecc. Questi qui sono come i vampiri, le fate e i licantropi sopracitati: bellissimi, elegantissimi, intelligentissimi e via dicendo. Molto probabilmente un qualsiasi vocabolo che termini in - issimi si azzecca a 'sti cosi.
Qualcosa che li differenzia dagli esseri umani c'è, strano ma vero. No, non mangiano l'erba come le mucche al pascolo. No, non sono esseri geneticamente mutati alla Wolverine o alla Spider Man. Semplicemente questi qui hanno sempre i capelli arruffati e tendenti al crespo e un'avversione profonda per le scarpe. Basta andare in un negozio e prendere il Sunsilk per capelli crespi e delle cazzo di pattine, così ci si fanno pure le pulizie mentre si ciabatta per i villoni. Sì, questi sono tutti 
fottutamente e schifosamente ricchi. Quasi a voler primeggiare Wendy lo è di più. D'altronde lei è la principessa di Förening, come non potrebbe (quasi)pulirsi il culo con i dollaroni al posto della carta culica?
Una cosa che fa profondamente incazzare è che l'autrice per tre quarti del libro si è dimenticata di dover dare qualche info sui poteri di questi cosi e sulle loro origini, o cose simili. A me non frega fondamentalmente un bene amato di leggere della caricatura diPretty Princess perché se voglio rivedere quel film spulcio su SKY o me lo guardo su internet. Io voglio sapere da dove caspita arrivano 'sti troll. Da Disneyland? Da un buco nero affacciato su un'altra dimensione diversa dalla nostra? Dunque?? Nisba. C'è la principessina che si deve sorbire nozioni di bon ton e rotture di coglioni - che ho sorbito pure io, zio cane - dalla “ madre ”*, oppure struggimenti e balle varie su quanto sia figo ballare attaccata a Finn per le prove del ballo del suo battesimo.
Mi ha delusa pure sul fronte amore, in quanto mi sarei aspettata qualcosa di meglio di una che rimane lì come una platessa davanti al belloccio dopo due secondi che lo guarda bene. In un certo qual senso speravo nel rapporto apparentemente ” incestuoso ” con Rhys, almeno c'era qualcosa di emozionante nella trama. Purtroppo Trylle e Mänskling non posso stare insieme. Non possono nemmeno guardare film e stare nella stessa stanza, figuriamoci!
Switched in definiva è stata una lettura gradevole, da estate oserei dire. Ho voglia di leggere il seguito ma ad un certo punto mi chiedo anche perché. Mi sembra che sia stata messa troppa carne sul fuoco. I personaggi hanno uno spessore ma non mi sembra che vada oltre il post - it della mia scrivania , la storia travagliata di Wendy viene spiegata alla buona, come quando spiego a grandi linee la trama di un film che ho visto ad una mia conoscenza. Capisce qualcosa ma ha quella sensazione di incompleto; e ci sta se sono io che spiccico due parole su una minchiata ma in un libro queste frivolezze e queste cazzate non devono nemmeno essere lasciate al caso. Anche la scene del “ combattimento ” non emozionano, lasciano perplessi. Non perché manchino i cazzotti ma perché non c'è emozione in quello che si legge. E se c'è è poca ed inutile per addentrarsi nella situescion.
Questo mi è sembrato uno di quei libri che ti emozionano ma in definitiva lasciano poco o niente una volta terminati. Mi dispiace doverlo dire perché tutto sommato la trama aveva spunti interessanti e mi aveva incuriosita ma alla fine l'unica cosa che mi è piaciuta davvero è stata la fine .
Il seguito lo aspetto in biblioteca come questo perché il Fiuto non è pienamente convinto.

* Ditemi che quella è una madre e vi presento la mia. La mia sì che una vera madre, porca tapparella!
p.s. Non so se è un segno del destino ma il libro l'ho finito sulla tazza del cesso.

Voto: 2, 5 .

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...