venerdì 20 luglio 2012

[Recensione: Un amore mai dimenticato] « Riesco quasi a vederlo quel sogno che sto sognando, c'è una voce dentro la mia testa che dice non lo raggiungerai mai. »

Trama: Le lettere presenti in questo libro non sono autentiche, anche se i fatti raccontati in esse corrispondono alla realtà storica, almeno per come è stato possibile ricostruirla attraverso i documenti e i libri, citati nell’introduzione. Le lettere di Silvio Pellico sono state scritte da Laura Gay, quelle di Cristina Archinto Trivulzio sono state scritte da Cristina Contilli.




Il mio voto: 


Il mio commento:



Ed in talun di quegli alberghi santi / Una donna io vedea ch'erami stella; / E a lei movendo i guardi miei tremanti, / S'umilïava mia ragion rubella: / Mi parea ch'a me un angiolo davanti / Stesse per me pregando, e allora in quella / Amica del Signor ponendo io speme, / « Ah sì, diceva, in ciel vivremo insieme! »
Davvero un libro molto delicato e ricco di emozioni , magistralmente svelate e raccontate nelle lettere - riscritte dalle due autrici - che si sono realmente scambiati Silvio Pellico e la contessa Cristina Archinto Trivulzio. Non sembrano troppo distanti da quelle che si sono effettivamente scritti i due innamorati ai tempi, in quanto il registro ricorda molto quello del tempo. Come sempre la ricostruzione storica è impeccabile e riesce a coinvolgere, seppur per poco visto la brevità del romanzo.
Suggestive anche le immagini e preziose le fonti storiche . Ho divorato lettere e fonti e quant'altro come ipnotizzata. Le lettere se lette ad alta voce, come se le si stesse leggendo a qualcuno poi, sono ancora più belle ed emozionanti.
Bellissimo il ritratto di Cristina con il figlio accanto e la meravigliosa arpa regalatale dal marito in nome della musica che entrambi amavano e che fu la dimostrazione che il loro fidanzamento era ormai sancito. ( http://www.artearti.net/assets/images/uploads/PoldiPezzoli10.jpg )
L'amore apparentemente impossibile tra i due vince solo nella tarda età dei due innamorati, in seguito alla separazione di Cristina dal marito, Giuseppe Archinto. Non hanno comunque vita facile una volta insieme ma credo sia impossibile non rimanere ammaliati da questi due personaggi e dal loro amore che comunque si fa sentire nelle pagine del libro. Direi quasi che è delicato come un fiore ma al contempo forte e corposo come il suo profumo.

. voto . 3, 5.

p.s. Vi lascio anche la video recensione fatta da una delle due autrici . 

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