Premetto che non so se sia una copia sputata e romanzata del videogioco o meno, so solo che a me è piaciuto e tutto sommato non è male.
Cioè, ti deve piacere il genere.
Comunque...
Ecco la mia recensione.
Ezio Auditore è un ragazzo di diciassette anni, figlio di un noto banchiere fiorentino, che passa le sue giornate con gli amici, sfidandosi in gare di velocità e simili col fratello maggiore Federico e in ogni altro modo in cui può divertirsi, facendo anche da fattorino quando il padre glielo chiede.
Un giorno però, tutto questo castello di svago crolla nel giro di poche ore, quando l'intera famiglia Auditore viene accusata di tradimento e arrestata.
La madre e la sorella di Ezio riescono a fuggire grazie al tempestivo aiuto di Annetta, la governante.
L'unico modo per salvare il padre e i due fratelli è trovare le prove che scagionano la sua famiglia e consegnarle al gonfaloniere, nonché amico fidato di Giovanni, il padre del protagonista.
Le trova, le consegna e attende.
Purtroppo le prove come sono comparse spariscono e Ezio non ha più niente in mano per poter scagionare i familiari.
Con questa triste verità è costretto ad assistere alla morte dei suoi cari.
Dopo questa esperienza si recherà a Monteriggioni, dallo zio Mario, dove scoprirà che la sua famiglia fa parte dell'Ordine degli Assassini, nemici antichi dei Templari.
Da questo momento Ezio si allenerà duramente per poter compiere la sua missione: vendicare la morte dei suoi cari e seguire l'Ordine.
Tutto questo con l'aiuto di personaggi noti come Leonardo da Vinci (ma sarà stato davvero così strampalato e simpatico?), Lorenzo de' Medici e altri.
Premetto che non ho mai provato il videogioco, quindi non posso sapere se ci sono collegamenti. Questa premessa perché quella domanda mi era già stata posta in un passato recente da qualche persona.
Detto questo, proseguo...
Bel libro, con questo protagonista un po' diverso dal solito. E' un assassino.
Diciamo che è una bella storia, scorrevole, che non è troppo noiosa, nel peggiore dei casi, altrimenti non lo è per niente.
Un'altra cosa molto bella è la descrizione dei paesaggi, degli oggetti, delle scene...tutto il libro è ben descritto insomma.
Altra caratteristica interessante è tutte le tappe che percorre il protagonista con i suoi compagni e amici.
Una è Monteriggioni, poi ci sono Forlì, Venezia e altre, tra cui anche la capitale, Roma.
Il finale non era proprio come me l'ero immaginato e questo ha contribuito a farmi piacere ancor più il libro.
Il bello di leggere sta proprio in questo. Un libro è davvero bello se ti spiazza con un finale che non t'aspetti, altrimenti si perde poco a poco l'interesse che ti spinge a leggere.
Ciao Jessica! Grazie per essere passata sul mio blog, innanzitutto!
RispondiEliminaIl tuo blog mi piace (a proposito, ti ho lasciato un commento anche al tuo bel racconto...), e credo proprio che ti terrò d'occhio d'ora in poi!
Un bacio
Benny