mercoledì 1 giugno 2011

[Recensione: Super] Fu così che un Ragazzo Normale salvò i Super..

Trama: Daniel si trasferisce con la famiglia a Noble's Green, "la città più sicura del mondo", come recitano i cartelli stradali. Ma i ragazzi del vicinato sembrano tutto, fuorché rassicuranti: hanno una curiosa tendenza a diventare invisibili, saettare nella stratosfera e domare correnti elettriche. Daniel scopre presto il loro segreto: all'insaputa di tutti, e soprattutto degli adulti, i suoi nuovi amici sono supereroi, ed è grazie a loro che Noble's Green dorme sonni tranquilli. Ma non ancora per molto: al compimento dei tredici anni, infatti, i superpoteri sono destinati a sparire insieme a ogni ricordo della loro esistenza! Chi è il malvagio sabotatore che vuole privarli delle loro doti soprannaturali, e chi li proteggerà da lui? Sarà proprio l'unico ragazzo senza superpoteri, che finalmente scoprirà di averne uno: salvare supereroi!

Il mio voto: 

La mia recensione:

Eccomi qui a scrivere una recensione. Eh sì, è una cosa davvero grandiosa anche Superman e gli altri supereroi sono sconvolti davanti a questo atto estremo da parte di una povera e sciocca adolescente. Va bene, basta puttanate.
Nei miei deliri farneticanti però qualcosa di giusto l'ho detto: i supereroi.

Già il titolo, Super, ci fa intuire che qualcosa di Super ha a che vedere con la trama, poi leggi la quarta di copertina e capisci tutto. I supereroi non hanno le mutande sopra la calzamaglia ma sono comunissimi ragazzini. Da brivido, eh? Soprattutto perché i ragazzini sono quelli che hanno la testa meno sulle spalle di tutti, non è forse così? 
Una notizia per i genitori che sono andati in iperventilazione leggendo questo post: perdono i loro poteri il giorno del loro tredicesimo compleanno.
Esempio. Il 27 ottobre io vado a dormire come una dodicenne Super e il giorno seguente, il 28 ottobre, mi sveglio come una tredicenne normale. Inquietante, non credete?
Non lo crede possibile nemmeno Daniel Corrigan, normalissimo ragazzo trasferitosi a Noble's Green per via della brutta malattia della nonna. 
Qui incontra dei ragazzi - gentili e non - che sfrecciano alla velocità di un battito di ciglia e che hanno una forza sovrumana ( non chiedetemi perché ma tutto ciò mi ha ricordato Clark Kent - quello di Smallville visto che ho conosciuto " bene " solo quello - e Leviatan. Sigh, mi brucia ancora il finale del libro. ç_ç ) che poi scopriranno essere reali, visto che loro ( quelli buoni ) sono i Super, ragazzi all'apparenza normali che proteggono i cittadini di Noble's Green.
" Come lo ha scoperto? "  vi starete chiedendo.. Io ve lo direi anche ma a quel punto non avreste più gusto nel leggere il libro. :P

Detto questo posso iniziare con la recensione vera e propria.

E' un libro indubbiamente rivolto ad un pubblico giovane ma ciò non significa che questo libro sa farsi apprezzare anche dai più grandi. Io non sarò una sessantenne ma queste letture per me ormai sono superate.

Daniel sembra la reincarnazione di Sherlock Holmes e per capirlo non ci vuole un intuito " della Madonna. " Lo riconosce lui stesso che ama alla follia i libri di A. Conan Doyle e che per capire tutti i misteri che circondano prende spunto dal famoso Sherlock Holmes. Si fanno altri riferimenti sul personaggio di Holmes e Watson o del suo nemico numero uno di cui, scusate l'ignoranza, non ricordo il nome. O.o

Eric delle volte mi è sembrato quasi un cyborg e per questo sento di dover delle scuse almeno ai lettori di questa recensione. Forse cyborg è esagerato ma dire essere umano coi paraocchi non lo è affatto. Vede solo ed esclusivamente quelle stupide regole campate in aria e ha un senso della giustizia così grande da fare schifo. Ecco cosa intendo quando dico che è rivolto ad un pubblico prettamente giovane. Io ormai non " accetto " più queste storie buoniste e se ho letto questo libro è per pochi e semplici motivi:

- Ha saputo catturarmi;
- La storia nonostante tutto aveva risvolti interessanti;
- Daniel è un nome che adoro ( anche in versione italiana o convertito in  Danielle ) quindi si può dire che questo giovanotto ha avuto la fortuna di trovarsi con questo nome;
- E' un periodo un po' così e leggere cose leggere come questa sono un toccasana per la sottoscritta.

Ecco, finito.

L'ennesima cosa che non mi è piaciuta e che rientra nel " è un libro per un pubblico prettamente giovane " è il cattivone: il Manto della Morte ( o qualcosa del genere. ) Me lo dipingi come uno stronzo colossale quando dalla sua ha teorie di un certo peso e sotto certi aspetti giuste. Nel libro viene semplicemente etichettato come cattivo e liquidato come tale. 
Queste critiche mi fanno un po' " intristire " perché sono argomentazioni abbastanza banali per criticare un libro ma bisogna avere un minimo di obiettività e farle notare mi sembra giusto. 
Il libro secondo me si merita tre stelle e mezza e il finale mi lascia intuire che ci sarà un seguito, o almeno credo.

Se non siete convinti o non volete spendere 17 euro vi dò il solito consiglio: prendete questo libro in biblioteca, fatevelo prestare. Se siete così iellati ( ma dubito fortemente di tutto ciò ) e la copia dell'amico se la sono condivisa il suo Pastore Tedesco e il Labrador del vicino, la copia della biblioteca è andata a fuoco come gli altri titoli presenti in essa, siete disperati e per volere divino lo trovate al Libraccio o al mercatino dell'usato durante una vostra perlustrazione compratelo a metà prezzo o a costo ridicolo. Scenario apocalittico, vero?

Spero di esservi stata d'aiuto con la recensione e di avervi strappato almeno mezzo sorriso facendo la pirla. 

Vi rimando alla prossima recensione!!

1 commento:

  1. Ciao! Il tuo blog è molto carino e il tuo modo di scrivere mi piace molto. Se vuoi passare da me ho un pensierino per te :)

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