martedì 26 luglio 2011

[Recensione: La Morte d'Argento] “ Tutto è silenzio e tutto tace nell'attesa lunga, infinita, tuttavia troppo breve. ”

Trama: Amare un vampiro è possibile? Erika, una giovane studentessa di economia all'università di Modena si troverà a doversi porre l'inquietante quesito. Sarà Christian, affascinante giovane conosciuto sull'autobus una mattina, a porla di fronte al dilemma. Erika scoprirà così il mondo dei non morti, le loro regole, le loro caratteristiche, i loro prodigiosi poteri e i pochi limiti a loro imposti. Presa dai propri contrastanti sentimenti la giovane si troverà coinvolta, suo malgrado, nell'adempimento di un'antica profezia che potrebbe segnare per sempre il destino dei vampiri di tutto il pianeta. Perché proprio lei sarà così indispensabile perché la profezia abbia compimento? E chi sono veramente i tre fratelli che dicono di volerla aiutare e proteggere? sarà davvero Vincent a rappresentare la parte malvagia dei non morti o Jean-Claude avrà un ruolo determinante in questa storia? Quesiti che troveranno risposta soltanto nel dipanarsi della storia, ricca di colpi di scena, di pathos, di sentimenti ed emozioni vere, sino all'ultima pagina, all'ultima riga.


Il mio voto: 


La mia recensione: 




CITAZIONE COMPLETA: “ Lente le foglie mosse dalla brezza notturna, come nelle carezze alle dolci figure dei frutti e alle spigolose dita degli alberi. Gocce di luna che bagnano il verde e il marrone, li trasformano in un nebuloso azzurro pallido.
Piano, l'acqua procede nel suo cammino, ignara e disinteressata per la nascita di una nuova stella, il cui riflesso come fuoco brucia e come vento spazza via ogni ostacolo dal suo cammino. Tutto è silenzio e tutto tace nell'attesa lunga, infinita, tuttavia troppo breve. ”
Un libro molto bello che desideravo già da un po'. Detto questo la domanda sorge più o meno spontanea: perché solo tre stelle ( e mezza )?
Perché la storia non è riuscita a catturarmi completamente. Forse mi sono un po' “ stufata ” di questi vampiri e voglio prendermi una pausa anche se questi vampiri sono tutt'altro che dolci e modello Swarovski.
Ormai mi sono stufata e penso che ne avrò per un po'. Ovviamente ci andranno di mezzo autori meritevoli ma ne leggerò pochissimi di libri come questi. Se non son vampiri sono angeli e alla fine ci si stufa di vederli in queste patetiche condizioni.
Fine della precisazione. Ringrazio ancora l'autrice per non aver partorito un libro con vampiri da quattro soldi altrimenti mi incavolavo di brutto.
Dunque….
I personaggi mi sono sembrati ben caratterizzati riuscendo a modellarsi divinamente con la storia e con il resto della compagnia, anziché messi lì ad cazzum come in una partita a scacchi, dove metti qui piuttosto che lì il pedone o il cavallo. Questo libro insomma non manca certo di coerenza!
Anche la trama è molto bella che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca in una certa situazione ma che con l'evolversi degli eventi mi ha prontamente fatto cambiare idea, gustandomi un bel finale.
Tutto è descritto in modo divino, senza appesantire la lettura. Il voto un po' basso credo sia per una mancanza mia visto che in questo periodo son un po' così e averci messo un po' lo dimostra. Mi spiace perché è un libro che vale anche se è di un'autrice esordiente.
Una cosa che non mi è piaciuta molto, ma credo sia " colpa " della casa editrice, è stato trovare la minuscola dopo il punto esclamativo od interrogativo. Da quanto ne so si usa la maiuscola come per un punto fermo. ^__^'
La mole del libro è abbastanza notevole ma si sa, se un libro ti piace può avere anche 2000 pagine e tu le divori in tre giorni no-stop.
La storia del primo vampiro è stata bellissima, soprattutto per una che ama i draghi come la sottoscritta!!
La protagonista, Erika: dovrei odiarla solo per il fatto che è troppo razionale, non lascia spazio alla fantasia e agli eventi soprannaturali. Prima di innamorarsi del Bel Vampiro, ovvio. Questa non è una critica, badate bene è solo una piccola nota a margine.
Christian non mi ha lasciato molto a dire il vero. La storia della sua vita mortale mi ha colpita e a quel punto ha iniziato ad essermi un poco simpatico, ma nulla di più.
Violet è stata una dei miei personaggi preferiti. All'inizio scontrosa, in seguito più morbida e affettuosa con Erika. Peccato che il Destino ha scelto una strada piena di sofferenza e dolore.
Einar non so… il vampiro malizioso dal carattere indecifrabile. Delle volte gli avrei volentieri fracassato in testa un tavolo di legno con tanto di albero annesso ma in alcune occasioni sarei corsa lì ad abbracciarlo e dargli conforto ( pochissime occasioni. )
Vincent è semplicemente da prendere a pugni. Le uniche note positive su questo personaggio sono due di numero.
- Sembra un bel giovine :P
- Ha duemila anni di non - morte e diciamocelo, per una che ama molto la storia farsi amico uno così non sarebbe male! ;D
Peccato che è uno stronzo. -.-
Jean-Claude è il mio preferito. Dedica tutta a sua vita immortale per fare del bene testando le sue scoperte su se stesso, pagandone ovviamente degli scotti ma nonostante tutto accetta e continua a fare del bene.
Potrebbe odiare o disprezzare Vincent ma invece dice solo che è immaturo, rimanendo composto e rilassato come se stesse parlando del tempo. Pazzesco! O_O
In definitiva questo libro mi è piaciuto ma, come già detto sopra, tutti questi vampiri non riesco più a digerirli perché se i vampiri dei libri in circolazione fossero tutti come questi cambierei al volo la mia opinione. Ma si sa, ormai son tutti finti. Peccato però...


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