Il mio voto: ★★★
La mia recensione:
[L'allert dello spoiler è puramente formale visto che è una storia a puntate. Onde evitare lo metto. Leggete a vostro rischio e pericolo.]
Il libro m'è piaciuto anche se quando l'avevo visto su aNobii mi ero immaginata una cosa completamente diversa così come quando avevo un'altra recensione su aNobii m'era aspettata qualcosa " di peggio ".
Da qui nasce il mio desiderio di farvi una premessa. E' più una vita a puntate, quasi fosse un telefilm; di conseguenza non aspettatevi una trama che significhi appieno questa definizione.
La protagonista, Carlotta, secondo me vive nel mondo reale talvolta fatto su misura per lei e quasi sempre penso di essere riuscita a capire quello che intendeva. Essere strani o semplicemente " diversi " aiuta nella lettura di questo libro, non lo credete possibile?
Ad esempio per qualcuno è pura follia vedere Carlotta che pensa di buttar giù dalla terrazza l'amica della mamma perché sta per scoprire che figlia e amica hanno fumato. Io lo trovo solo esagerato, ma non folle e penso che sia anche per questo che mia madre per una giornata intera ogni volta che apriva la porta - finestra del balcone si guardava nervosamente attorno, come in quei film dove il povero sempliciotto vede rapirsi la figlia e deve pagare un riscatto. Ovviamente ha una paura fottuta di rimetterci la pelle e di conseguenza si guarda con nervosismo tutt'attorno.
Forse non reputo la Panzanella pazza perché forse un po' lo sono anch'io. Pazza, intendo.
Da qui nasce il mio desiderio di farvi una premessa. E' più una vita a puntate, quasi fosse un telefilm; di conseguenza non aspettatevi una trama che significhi appieno questa definizione.
La protagonista, Carlotta, secondo me vive nel mondo reale talvolta fatto su misura per lei e quasi sempre penso di essere riuscita a capire quello che intendeva. Essere strani o semplicemente " diversi " aiuta nella lettura di questo libro, non lo credete possibile?
Ad esempio per qualcuno è pura follia vedere Carlotta che pensa di buttar giù dalla terrazza l'amica della mamma perché sta per scoprire che figlia e amica hanno fumato. Io lo trovo solo esagerato, ma non folle e penso che sia anche per questo che mia madre per una giornata intera ogni volta che apriva la porta - finestra del balcone si guardava nervosamente attorno, come in quei film dove il povero sempliciotto vede rapirsi la figlia e deve pagare un riscatto. Ovviamente ha una paura fottuta di rimetterci la pelle e di conseguenza si guarda con nervosismo tutt'attorno.
Forse non reputo la Panzanella pazza perché forse un po' lo sono anch'io. Pazza, intendo.
A volte annoiata altre volte incuriosita, ho divorato queste 200 pagine in un breve lasso di tempo e non mi sono mai fatta troppi problemi della volgarità usata dalla protagonista perché in tutta schiettezza sono anch'io così. I miei mi danno della scaricatrice di porto, alcuni amici mi danno della scaricatrice di porto e io campo senza problemi. Non sono ancora morta dopo aver detto le parolacce e non penso che andrò all'Inferno per questo. Ma qui sto solo divagando.
A volta comunque i pensieri di Carlotta sono, come ho visto in una recensione su aNobii, “ al limite tra il delirio onirico e la malattia mentale. ”
Ma anche qui non ci vedo niente di particolare, anzi tutto ciò non fa che esaltare questo meraviglioso personaggio!!!
A volta comunque i pensieri di Carlotta sono, come ho visto in una recensione su aNobii, “ al limite tra il delirio onirico e la malattia mentale. ”
Ma anche qui non ci vedo niente di particolare, anzi tutto ciò non fa che esaltare questo meraviglioso personaggio!!!
A volte però ci sono sprazzi di normalità. Ad esempio quando la protagonista si sente brutta e grassa. Pensa che basta essere uno stuzzicadenti per essere figa e avere una folla di giovani aitanti pronti a darle tutto ciò di cui ha bisogno. Vi dico in tutta tranquillità che se fosse davvero così sarei già uno smilzo di quindicenne. E su questo io e la Panzanella non siamo andate d'accordo perché lei ha continuato a credere in questa idiozia mentre io l'ho capito abbastanza velocemente. Poi be' arriva la magrezza anche se continua a rimanere sola e triste. Non ha guadagnato proprio nulla.
Insomma questa scrittrice giovanissima secondo me merita, anche se per qualcuno scrive in modo incomprensibile, alieno quasi. Spero di poter leggere nuove storie, anche più " grandi " e poterle apprezzare come ho apprezzato questa.
Grazie Carlotta Cordelli detta " la Panzanella " per avermi fatta sorridere, sognare e avermi dato qualche spunto per poter ampliare le mie riflessioni e grazie anche a Giulia Villoresi per avermi fatto conoscere questo mondo chiamato Panzanella.
Ciao cara! Sul mio blog c'è una sorpresa per te! ;)
RispondiEliminahttp://ilpozzodeisussurri.blogspot.com/2011/08/one-lovely-blog-award.html