sabato 13 novembre 2010

Una vita che si vive in una settimana..

E' davvero stupendo!
La storia si svolge soprattutto in una clinica psichiatrica.
La protagonista, Veronika, cova da molto tempo il "desiderio" di suicidarsi. Non perché è depressa, ma perché la vita a suo avviso è troppo piatta, ripetitiva, senza apparente senso.
Allora un giorno decide finalmente che è arrivato il momento giusto per lasciare questo mondo e allora prende tutte le compresse che ha a disposizione.
Mentre attende il dolce abbraccio della morte e l'imminente sonno eterno, sfoglia una rivista sulla tecnologia, soffermandosi su un articolo che inizia con la domanda "Dov'è la Slovenia?".
Decide allora di scrivere una lettera dove spiega la posizione geografica della Slovenia, anche se qualcuno penserà che si è suicidata perché il mondo non sa dov'è la Slovenia, dove lei è nata, cresciuta, morta...

Poi d'improvviso si sveglia, scoprendo poi di essere in un ospedale psichiatrico. Non è quindi riuscita nel suo intento.
Infine la sorpresa finale: il suo atto le ha danneggiato gravemente il cuore, quindi lei avrà al massimo una settimana di vita (se non meno).
In questa settimana decide di vivere la sua vita - prendendo a schiaffi un ricoverato, dicendo apertamente alle infermiere ciò che pensa di loro e della struttura in cui si trova, suona per un ragazzo schizofrenico che vive in un mondo tutto suo -, ma ha anche modo di parlare e conoscere le storie di alcune persone che si trovano lì, che per vari motivi sono stati costretti ( da parenti oppure dalle situazioni) ad andare lì per curarsi, ma che alla fine non hanno più avuto coraggio di uscire da quel luogo perché si trovano a loro agio e non hanno tutti i torti: hanno il cibo gratis, non devono preoccuparsi di ciò che dice la gente di loro, non devono avere un'occupazione per vivere, non devono preoccuparsi della guerra appena passata, eccetera.

Alla fine, come spesso capita, Veronika scopre troppo tardi che la vita ha un peso non indifferente, che un sogno infranto può non renderti veramente felice, che non vale la pena di morire a 24 anni per una scelta stupida, senza rifletterci.
Riscopre anche la bellezza di suonare il pianoforte, scopre l'amore...
Di sicuro molte persone avranno almeno una volta pensato di fare come Veronika, ma per "codardia" o per altro non l'hanno fatto.
Lei ci ha provato e ha capito di aver commesso uno dei più grandi errori della sua vita.
Qualche lacrima stava per scendere, ma per capire come mai non è scesa dovete leggere questo libro davvero stupendo...

VOTO: 

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