domenica 28 novembre 2010

Morire, "vivendo" per l'eternità in un incubo fatto di routine...

Questo libro l'avevo già visto da un po' in libreria ma non mi convinceva.
Poi la biblio (come sempre ultimamente) mi ha dato l'opportunità di leggerlo e capire se valeva la pena di essere letto.
In questo caso non mi sbagliavo.
E' la storia di due ragazzi, Allie e Nick, che si conoscono da morti. Loro erano sulle due macchine che quella sera si sono scontrate e, non avendo le cinture di sicurezza allacciate, hanno pagato loro il prezzo più alto.
Si ritrovano in una foresta che sembra proprio quella dove si è tenuto l'incidente ma loro non sono più nel mondo Reale: sono su Everlost, un luogo dove i ragazzini morti sostano e dove se non stai attento il McGill ti prende e divora.
Inoltre su Everlost "la guida" su cui tutti fanno affidamento si chiama Mary Torralta, che tramite dei libri, dispende consigli a tutti.
Allie è la classica persona che non prende tutto per vero, anzi continua a porsi domande e cerca di capire il perché di questo e il perché di quello, talvolta a proprie spese.
Di sicuro non ha deluso le mie aspettative, anzi mi ha notevolmente colpita.
E' un buon libro che paragono quasi ad un fiore: all'inizio è timido, ma poi sboccia in tutta la sua bellezza e dimostra che il tempo passato ad aspettare quel momento è stato ben speso.
In effetti la sorpresa maggiore l'ho avuta tra la terza e la quarta parte - le ultime due -, mentre nelle altre più che altro c'è l'ambientazione a Everlost, la conoscenza di alcuni personaggi che compaiono per tutta la storia..
Il mio voto è 4 stelline e mezza, perché....perché? A me ha fatto ricordare che tutti noi buttiamo bel cesso ( scusate il linguaggio ) tutta la nostra vita a perdere tempo in idiozie come litigare per il volume della musica, litigando e facendo altre cose inutili, come piangerci addosso perché abbiamo problemi per noi insormontabili quando c'è qualcuno che sta DAVVERO peggio di te che ti lamenti che il cane ti ha mangiato le pantofole da 7 euro appena comprate.
Okay, detta così è dura, ma cosa nella vita non è duro? Anche qui per Allie, quella che non s'accontenta di leggere libri ma che vuole provare sulla sua pelle quello che dicono i libri di Mary Torralta, lei che mette in pericolo il suo futuro da ultraluce ingannando il McGill per salvare i suoi due amici.
Oltre ad essere una storia sull'amicizia mi sembra anche una bella storia sul fatto che non bisognerebbe sprecare il nostro tempo lasciando che qualcuno ci dica quello a cui dobbiamo fare riferimento, a quello in cui dobbiamo credere, che ci farà fare in eterno le stesse identiche cose, che non ci lascia libertà di scelta.....o almeno, io l'ho vista così.
Le lacrime sono scese senza scene tristi. Sono arrivate e scese semplicemente perché hanno saputo dove fare breccia dentro di me, mostrando il lato più umile del mostro di Everlost, ridicolizzato da una ultraluce comunissima, ma non troppo. Perché lei rimarrà sempre l'ultraluce che ha dato una possibilità al McGill.
Io questo libro lo vedo bene con questa canzone...
http://www.youtube.com/watch?v=epaR6ejhlL4

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