E' una favola che bisogna anche saper ascoltare, perché non è per niente banale, anzi. Sotto sotto si può anche affermare che è una storia reale con qualche particolare fantastico, perché Echo è una delle tante ragazze che non si sentono a loro agio perché hanno una madre angelo e un padre che sa solo ritrarre l'amata moglie, lasciando la figlia in disparte.
Echo ovviamente si ribella, tinge i capelli di verde, si droga, beve, diventa anoressica, rincasa a notte fonda ma niente sembra far capire ai genitori la sua grave situazione e il fatto che la figlia si sta lentamente auto-distruggendo e, perlopiù sembra non accorgersene.
Tutto perché un giorno il padre e la famiglia vengono a sapere che è affetto da un tumore. Da quel momento la madre di Echo ha occhi e attenzioni solo per lui, privandola anche di quei pochi momenti in cui stavano insieme.
Quello è il momento in cui la ragazza non riesce più a sopportare quella situazione disperata e fugge di casa e vaga per la città "di maghi, stelle del cinema e pagliacci innamorati".
Incontra anche ragazzi che, come lei, cercano un qualcosa per che li possa rendere davvero felici, oppure le mettono i bastoni tra le ruote facendola cadere in tentazioni pericolose.
Purtroppo Echo farebbe di tutto per essere considerata, amata, voluta. Tutto. Perché quello che desidera è quello che i suoi genitori non sono mai riusciti a darle.
Poi alla fine, a distanza di parecchio tempo trova la sua Salvezza, la persona che già anni prima le aveva impedito di affogare e che poi se n'era andata perché, nonostante il loro legame fosse dettato dall'amore, non era ancora arrivato "il momento". E si sa, la salvezza arriva quando meno la si aspetta e in forme inimmaginabili.
Echo ovviamente si ribella, tinge i capelli di verde, si droga, beve, diventa anoressica, rincasa a notte fonda ma niente sembra far capire ai genitori la sua grave situazione e il fatto che la figlia si sta lentamente auto-distruggendo e, perlopiù sembra non accorgersene.
Tutto perché un giorno il padre e la famiglia vengono a sapere che è affetto da un tumore. Da quel momento la madre di Echo ha occhi e attenzioni solo per lui, privandola anche di quei pochi momenti in cui stavano insieme.
Quello è il momento in cui la ragazza non riesce più a sopportare quella situazione disperata e fugge di casa e vaga per la città "di maghi, stelle del cinema e pagliacci innamorati".
Incontra anche ragazzi che, come lei, cercano un qualcosa per che li possa rendere davvero felici, oppure le mettono i bastoni tra le ruote facendola cadere in tentazioni pericolose.
Purtroppo Echo farebbe di tutto per essere considerata, amata, voluta. Tutto. Perché quello che desidera è quello che i suoi genitori non sono mai riusciti a darle.
Poi alla fine, a distanza di parecchio tempo trova la sua Salvezza, la persona che già anni prima le aveva impedito di affogare e che poi se n'era andata perché, nonostante il loro legame fosse dettato dall'amore, non era ancora arrivato "il momento". E si sa, la salvezza arriva quando meno la si aspetta e in forme inimmaginabili.
L'ho già detto, è una storia vera. E, come molte altre storie, merita di essere letta perché è abbastanza sottovalutato, a mio avviso, come tema.
Sembra quasi che anche la madre di Echo si è messa il paraocchi, vedendo solo il marito e non la figlia e soprattutto quello che stava facendo, perché altrimenti avrebbe dovuto prendere in mano la situazione e aiutarla.
Sembra proprio una scusa bella e buona quella della malattia del marito. Forse questo è uno dei messaggi che Francesca Lia Block voleva trasmettere? L'indifferenza dei parenti quando si trovano alle prese con una figlia che cade nel buio dell'anoressia?
Se fosse così significherebbe che i genitori non hanno voglia di aiutare questo familiare ad uscirne perché costerebbe troppo tempo, denaro e fatica?
Davvero anche le persone a noi care che ci assicurano che per noi ci saranno sempre sanno essere così meschine? Se è così significa che sono delle merde umane e come tali non hanno sentimenti né coscienza.
Sembra quasi che anche la madre di Echo si è messa il paraocchi, vedendo solo il marito e non la figlia e soprattutto quello che stava facendo, perché altrimenti avrebbe dovuto prendere in mano la situazione e aiutarla.
Sembra proprio una scusa bella e buona quella della malattia del marito. Forse questo è uno dei messaggi che Francesca Lia Block voleva trasmettere? L'indifferenza dei parenti quando si trovano alle prese con una figlia che cade nel buio dell'anoressia?
Se fosse così significherebbe che i genitori non hanno voglia di aiutare questo familiare ad uscirne perché costerebbe troppo tempo, denaro e fatica?
Davvero anche le persone a noi care che ci assicurano che per noi ci saranno sempre sanno essere così meschine? Se è così significa che sono delle merde umane e come tali non hanno sentimenti né coscienza.
Una canzone che vedo bene come sottofondo della lettura: http://www.youtube.com/watch?v=CXQN5CzqV4w
Deve essere bello questo libro. Ma si trova in commercio, oppure si ordina solamente su internet?
RispondiEliminaCiao Shauni!
RispondiEliminaIo l'ho scoperto su un sito, ma l'ho trovato in biblioteca.
L'altro giorno ho visto che è presente nel catalogo della Feltrinelli. Se vai sul sito e se nella tua città è presente una libreria Feltrinelli puoi vederne la disponibilità.
Altrimenti...anche sul sito del Libraccio è disponibile, ma in questo caso, purtroppo, non esiste il modo di verificare l'effettiva disponibilità. O almeno io non lo vedo.
Spero di esserti stata d'aiuto ^^
Buona serata!!
Mmm... Avevo già una mezza idea di leggerlo, ma proprio mezzissima.. forse hai contribuito a farmi aumentare la voglia! xD
RispondiEliminaTi chiederò altre informazioni, eventualmente U.U
Ora mi congedo cara!
Un bacio! ^^