giovedì 18 novembre 2010

La Danzatrice Sull'acqua E Gli Unicorni


LE MIE FONTI DI ISPIRAZIONI SONO STATE:


Provate a leggere il racconto con la melodia che vi ho proposto! ; )








LA DANZATRICE SULL'ACQUA
E GLI UNICORNI





In un regno lontano abitava una ragazza senza nome ma conosciuta da tutti. Potrà sembrare una cosa buffa questa ma è solo la pura e semplice realtà.
Perché questa ragazza era stata la musa ispiratrice di un'antica leggenda tramandata di generazione in generazione.
Si diceva che questa ragazza, che avrà avuto circa 17 anni, era una danzatrice in grado di muoversi sull'acqua a ritmo di una musica veramente rilassante e meravigliosa, a tal punto che anche gli unicorni appena la luna si svegliava dal suo sonno, si dirigevano al lago dove lei era solita danzare.

Questa ragazza oltre ad avere dei movimenti così belli da essere ammirata da tutti gli animali del bosco, era anche una bellissima fanciulla a detta di quelli che erano riusciti a vederla, ovviamente senza farsi notare perché lei si esibiva solo per gli animali del bosco. Infatti li reputava le creature più adatte ad assistere ai suoi balli, mentre non si mostrava mai agli esseri umani perché si diceva che lei in passato aveva conosciuto un ragazzo umano proveniente da una città vicina al suo bosco.



All'inizio si era dimostrata timida nei suoi confronti ma alla fine, vedendo la bontà del ragazzo, aveva deciso di mostrarglisi nella sua natura più profonda, quella della danzatrice sull'acqua che ammaliava e attirava tutti gli animali del bosco.
Anche lui ne era rimasto subito affascinato ma col tempo non mostrò il benché minimo segno di gratitudine verso la danzatrice, che ne restò profondamente triste, perché si aspettava anche solo un commento, un incitamento...qualcosa che la spronasse a mostrarsi sempre al massimo facendo vedere a tutti la sua bravura, ma non vantandosene. Quello mai! Avrebbe ferito il suo tenero orgoglio di fanciulla con un gesto simile!
A lei piaceva essere vista da qualcuno, ma quel ragazzo, lo sentiva e lo vedeva nei suoi occhi, non apprezzava più la sua figura danzante. Ogni volta che guardava nei suoi occhi quella scintilla che aveva visto la prima notte, stava via via svanendo e lei ne era terribilmente triste, perché nel suo io più profondo sapeva benissimo che si stava innamorando di quel giovane e in principio, appena si erano incontrati, anche lui sembrava innamorato di lei ma ora....vedeva solo un guscio vuoto quando lo guardava. Non vedeva più quel bel giovane dai capelli castani e i lineamenti dolci che le aveva rubato il cuore quella notte in cui la luna era piena, pronta a mostrare a tutti la sua bellezza.
No, era qualcuno di completamente diverso. Ma non era questa la cosa più triste per lei. Sentiva che il suo cuore lentamente si stava distruggendo in mille pezzi e percepiva che almeno un frammento cadeva nel suo amato lago ogni notte che danzava. Ma lei danzava perché era la sua ragione di vita. Se sentiva una melodia lei DOVEVA danzare, era nelle sue vene, nel suo Io più intimo, era una pura e semplice necessità. Senza di quello sarebbe morta, ne era certa.
D'altronde era sempre molto curiosa perché lei non aveva mai scoperto chi, o cosa, le dava la spinta musicale per farla danzare su quell'acqua argentea e ammaliatrice.
Voleva scoprirlo a tutti i costi ma se danzava non poteva scoprire l'identità del (o della) musicante e appena la musica finiva e lei tornava sulla terra ferma, colei o colui era già svanito nel nulla.
Dopo una settimana scarsa aveva cacciato dal suo bosco il ragazzo che le stava uccidendo il cuore, perché più lo vedeva e più soffriva del suo distacco.

Continuò a danzare per mesi, continuando ad incantare i suoi amati animali, a perdere pezzi del suo cuore, a rattristarsi perché non riusciva a dare un volto al suo musicante. Ormai era certa che si trattasse di un lui, come era certa che, nonostante stesse cadendo a pezzi, il suo cuore batteva con un'intensità diversa da quando aveva cacciato il giovine.
Si stava innamorando, e questa volta era sicura di ciò, del suo musicante. Quello che riusciva a darle quel conforto e quella determinazione per continuare a ballare per lui e per gli abitanti del bosco senza dirle tutto ciò a voce o guardandola. Bastava la sua musica e lui le parlava.
Si sentiva come non si era mai sentita prima e ne era felice.

Passò un altro mese e una notte in cui la sua luna si mostrava solo in un piccolo spicchio della sua magnificenza, sentì che il suo amato musicante grazie alla sua musica, le stava aprendo il suo cuore.
Lui la vedeva sempre, l'aveva sempre vista come l'aveva sempre amata e continuava ad amarla. Ma solo in quel momento era riuscito ad aprirle il suo cuore per rivelarle i suoi sentimenti.
Lei ne fu talmente felice che bagnò il suo lago di lacrime. Ma non erano lacrime di tristezza; erano lacrime di pura e semplice gioia...

La sera successiva chiese al suo amato musicante di mostrarsi a lei, farle vedere il volto di chi le aveva rubato il cuore e che la stava aiutando a ricomporlo, ma lui si oppose fermamente dicendole, sempre attraverso la musica, che se lui si fosse mostrato a lei, avrebbe immediatamente smesso di amarlo, di danzare, di comunicare con lui attraverso la musica e tutta la magia che dava una forma al suo ballo sarebbe svanita, lasciandola sola e triste.
Lei ne fu sconvolta e da quella sera il suo cuore ricominciò a cadere pezzo per pezzo, sera dopo sera..


Dopo poco più di due mesi la danzatrice non aveva più un cuore, non amava più il suo musicante, non odiava più il ragazzo che l'aveva ingannata, non provava più quella pace, quella serenità immensa che provava quando il sole calava per coricarsi e la luna sorgeva argentando tutto quel mondo che stava sotto di lei e la aspettava ogni notte, impaziente perché aveva bisogno della sua luce così bella, intrigante.

Anche gli animali come il musicante se ne accorsero, ma ormai era troppo tardi per fare qualcosa.
Anche la luna una notte vide la sua principessa danzante tutta seria, senza mai scomporsi, cosa che non le aveva mai visto fare. Ne fu così sconvolta che quella notte stessa venne accerchiata da alcune nuvole che materializzarono le sue lacrime fin sulla terra argentea.

Da quella sera tutte le persone iniziarono a parlare della danzatrice che aveva amato ma era stata tradita ogni volta, al punto che il suo cuore cadde in pezzi fino a quando non ne ebbe più uno.
Tutti gli animali continuarono ad ammirarla ogni notte, ma non la guardavano con quegli occhi pieni di gioia.
L'ammiravano e basta, perché in lei vedevano solo la sua grande bravura non la ragazza che aveva loro aperto le porte del suo Io più profondo, mostrando a tutti loro chi era veramente.

Si narra che la ragazza continuò a danzare fino alla sua morte, avvenuta proprio in una notte, poco dopo aver terminato il suo consueto spettacolo di danza.

Fu un durissimo colpo per i suoi amici animali e per il suo musicante, che proprio quando la vide distesa in terra uscì dal suo nascondiglio, mostrando a tutti i presenti e alla luna il suo volto senza più timore alcuno.











5 commenti:

  1. Che storia tristeee! Ma molto bella...brava! La prima cosa che mi sono chiesta è perchè il musicante non mostra il suo volto soprattutto quando vede che lei è così ferita dal suo negarsi...ma si sa nelle fiabe ci sono imperativi a cui è difficile sottrarsi...l'ho letta con Beethoven come sottofondo, complimenti era tutto molto molto suggestivo...a presto! ^^

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  2. Che storia tristeee! Ma molto bella...brava! La prima cosa che mi sono chiesta è perchè il musicante non mostra il suo volto soprattutto quando vede che lei è così ferita dal suo negarsi...ma si sa nelle fiabe ci sono imperativi a cui è difficile sottrarsi...l'ho letta con Beethoven come sottofondo, complimenti era tutto molto molto suggestivo...a presto! ^^

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  3. Mi sa che ti ho mandato mille commenti scusami ma non riuscivo a capire perchè non apparissero...poi ho letto sotto che c'è bisogno della tua approvazione...sorry! ^_^'

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  4. Ciao Strawberry! ^_^
    E' una piccola idiozia che ho fatto e da quel momento me la tengo buona finché non riesco a trovare il modo di toglierlo!
    Ma tutto sommato mi ci sto "affezionando"... ^_^

    A presto e non scusarti: può capitare ^_*

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  5. Ciao Niobe... o Jessica... non lo so! ^^
    Ho scoperto il tuo blog su anobii, volevo ancora complimentarmi! Ti aggiungo immediatamente sul mio blog!
    Complimenti davvero! ^^

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