lunedì 14 febbraio 2011

[Recensione: Momenti di trascurabile felicità] "Cervantes scriveva, Don Chisciotte viveva e io leggevo.."

In questo caso Francesco Piccolo scriveva, Francesco Piccolo viveva e io leggevo.
Come dice Marracash in una canzone 
fino a qui tutto bene.
Il problema è quando inizi a leggere e non capisci proprio un cazzo di quello che c'è scritto.
Questo libro infatti mi ricorda un foglio elettronico dove un'amica ci aveva scritto i pensieri di una notte insonne e che poi mi aveva fatto leggere. La stessa cosa con la differenza che quello che l'amica aveva scritto aveva destato il mio interesse e aveva molto più senso di questo.
Sono indecisa se dare 2 stelle e mezza o 3, ma in entrambi i casi il mio giudizio è tutt'altro che positivo, perché questi cosiddetti "momenti di trascurabile felicità" a me sembrano piuttosto un'accozzaglia senza senso di pensieri idioti, noiosi, senza senso e qualche volta sembravano anche un po' vanitosi (di cosa debba vantarsi uno con manie, bizzarrie, fissazioni, idiosincrasie e chi più ne ha ne metta non so).
Il bello è che questo libro è piccolo nelle dimensioni ma piccolo anche nella qualità. Come prima impressione sullo stile di questo scrittore e sui suoi libri sono rimasta orribilmente colpita. Ciò significa che è praticamente impossibile l'eventualità di avere in libreria un nuovo libro di Piccolo perché se mi sono annoiata a morte con 133 pagine, non oso immaginare come potrei reagire ad un libro di una mole più grande!
Comunque ho deciso il voto: 2 stelle e mezzo mi sembra il massimo che si merita.
In conclusione questo è uno di quei libri che sconsiglio vivamente a chiunque e che sono contenta ogni secondo di più di aver preso in biblioteca senza buttare via 12 euro e 50 che ho potuto sfruttare in investimenti più fruttuosi.

3 commenti:

  1. @Strawberry ahahah!!!
    E' solo il mio modesto parere. In questo periodo poi sento di essere più critica, quindi questo è solo l'inizio; ho il presentimento che leggerò presto altri libri che hanno solo sprecato tanta carta...

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  2. Libro & autore mi sono stati antipatici dal momento in cui hanno ricevuto il compiacente apprezzamento di Fazio in televisione.
    Poi ho scoperto che si tratta del medesimo autore di uno sfacciato tentativo di romanzo-scandalo lanciato in pompa magna da Einaudi un paio di anni fa, e la tristezza ha preso il sopravvento.
    Sono ancora indecisa se leggere qualcosa di suo, ma in genere concedo il beneficio del dubio. Cosa mi consiglieresti?

    Tamakatsura

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