Trama: Dopo una gioventù on the road, Rossana è diventata una gatta "condominiale": ha trovato rifugio in un cortile torinese, insieme ai suoi cuccioli, coccolata dalla portinaia Aurora e dalla vedova Esposito. A scombussolare le sue giornate ci pensa Ramon lo sciupagatte, bellissimo e fiero, con il brillio dei suoi occhi verde-semaforo e il sorriso abbagliante a ventotto denti. Compagno infedele e padre decisamente assente, una mattina, prima di sparire del tutto, Ramon le confida il suo segreto: è un discendente del mitico gatto del Cheshire - lo Stregatto di "Alice nel paese delle meraviglie" - e ha ereditato il potere di rendersi invisibile, o quasi... Rossana dovrà scegliere tra i loro cuccioli l'erede giusto, trasmettergli il segreto e soprattutto imporgli di portare a termine il Compito. Inizia così l'avventura di Ruggine, catapultato verso il Nord contro la sua volontà, alla ricerca del luogo in cui dovrà assolvere l'importante missione. Tra mille peripezie e pericoli di ogni sorta, incontra Odradek, la strana creatura letteraria balzata fuori da un racconto di Kafka e, da quel momento, suo inseparabile compagno d'avventure. Attraverso l'esaltante scoperta della letteratura, e qualche incontro inaspettato, Ruggine e Odradek affronteranno un vero e proprio viaggio nella complessità del mondo, in cui il calore dell'amicizia sarà la vera rivelazione.
Il mio voto: ★★★★
La mia recensione:
*** Attenzione: di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
E' davvero bellissima quella casualità più pura che ti fa trovare un libro così, per puro caso, che te lo fa portare a casa e che te lo fa apprezzare come non ti eri immaginata quando lo avevi appena messo in borsa. " Il Compito Di Un Gatto Di Strada " è una favola moderna e surreale, capace di travolgerti con la sua simpatia, la sua stranezza e la sua semplicità. Semplicità perché si legge con piacere, è fluido, scritto in maniera davvero sublime per il mio "palato". vi starete anche chiedendo perché lo trovo surreale ed è semplice: un gatto un po' tonto un giorno scopre di essere parente del gatto di Cheshire ( per chi non lo sapesse è lo Stregatto dal sorriso magico, capace di apparire e scomparire nella storia di Alice nel Paese delle Meraviglie ) e che deve quindi intraprendere un lungo viaggio con destinazione finale un Raduno Stregattesco tenutosi in Inghilterra.
Inizia così la storia di Ruggine che partendo da Torino e scroccando passaggi abusivi da ignari automobilisti, arriva a Trieste dove per puro caso incontra Odradek, un rocchetto di filo tratto da un personaggio letterario nato dalla penna di un certo Franz, vissuto a Praga e scomparso ( deceduto ) nel 1924.
Da qui il rocchetto si unisce a Ruggine nella sua improbabile avventura dove stringeranno amicizia, dove Odry ( diminutivo di Odradek ) vedrà un'altra spiegazione al comportamento del suo creatore e dove Ruggine imparerà a leggere e a scrivere cose un po' incomprensibili agli occhi del mondo.
Verso la fine della storia incontreranno un E.T. nostalgico ritornato per l'ultima volta a vedere il film della sua vita.
Da qui il rocchetto si unisce a Ruggine nella sua improbabile avventura dove stringeranno amicizia, dove Odry ( diminutivo di Odradek ) vedrà un'altra spiegazione al comportamento del suo creatore e dove Ruggine imparerà a leggere e a scrivere cose un po' incomprensibili agli occhi del mondo.
Verso la fine della storia incontreranno un E.T. nostalgico ritornato per l'ultima volta a vedere il film della sua vita.
Insomma una banda strampalata accomunata dall'amicizia. Perché è questa la cosa più importante nel libro ( e anche nella vita rispecchia una parte importante, non credete? ), dove non bisogna essere tutti alieni, tutti rocchetti o tutti gatti per potersi definire amici.
L'ho trovato davvero bello come libro, infatti l'ho letto in un giorno solo. Non è proprio da me e infatti posso dire di essere felice di averlo letto. ^___^
p.s. Le serenate hanno un qualcosa che le rende belle e speciali. Prendiamo questa:
Verde la luna,
a te canto la fortuna
di un felin che non digiuna,
che la fame inopportuna
non conoscerà mai più.
Luna bianca,
senza avere una palanca,
né tesori in cassapanca,
c'è chi abbranca
( e non si stanca )
salsicciotti a sazietà.
Luna rossa,
è iniziata la riscossa
del gattone che disossa
le braciole a più non possa,
oh luna rossa.
a te canto la fortuna
di un felin che non digiuna,
che la fame inopportuna
non conoscerà mai più.
Luna bianca,
senza avere una palanca,
né tesori in cassapanca,
c'è chi abbranca
( e non si stanca )
salsicciotti a sazietà.
Luna rossa,
è iniziata la riscossa
del gattone che disossa
le braciole a più non possa,
oh luna rossa.
Apparentemente non ha nulla di speciale ma per me lo è stata anche se sembra una "pomposità" di un gatto di strada bravo a mangiare a sbafo.
N.B. Dice proprio " A più non possa ", non è un errore mio.
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