Ecco, l'ho visto prima sulla Home Page di Fb, tra le novità dei contatti. Vedevo questo video e ho voluto ascoltare quello che una dodicenne ha detto per ammutolire il mondo.
Poco fa stavo leggendo i commenti del video (basta vederlo direttamente su YouTube) e condivido il pensiero di molti utenti che hanno commentato. Qualcuno ha anche sostenuto che le parole della ragazza non sono sue. Però scusatemi.. a me non frega assolutamente niente se le parole che ha detto sono uscite dalla sua mente oltre che dalla sua bocca o se qualcuno le ha pestato sul muso un foglio con quel discorso. Le diceva in un modo che solo chi crede veramente a quello che sta dicendo può avere. Inoltre non diceva stronzate, diceva cose vere, esprimeva i pensieri di molte persone in quel "lontano" 1992. Sono parole che ancora oggi molte persone abbracciano come figli.
Io non ho figli ma posso definirmi una di quelle persone che lei ha raggruppato come "future generazioni", anche se sono nata tre anni dopo il suo discorso, in un soleggiato giorno del 1995. Perché quando le persone che hanno applaudito al termine del suo discorso tra una cinquantina d'anni saranno morte, io sarò una donna di sessanta e passa anni. Ma per finire con il letame fino al collo ci vorrà meno di cinquant'anni secondo me.
Ci vorrà molto meno e spero, con tutta me stessa, che quegli individui siano ancora vivi quando accadrà, almeno soffriranno insieme alle persone che hanno tradito, a cui hanno voltato le spalle, a cui hanno distrutto speranze di una vita migliore.
Chiamatemi sadica, stronza, bastarda.. chiamatemi come vi pare, non m'interessa. Se lo meritano. Quel discorso ha quasi vent'anni e in tutti questi anni non è cambiato nulla, o quasi. Possibile?
Lei chiedeva a nomi di tutti un posto migliore in cui vivere e loro ci hanno fornito cosa? La morte certa a cui vanno in contro i giapponesi? Quest'offerta non è vantaggiosa per la mia persona, grazie e arrivederci.
" Perdere il mio futuro non è come perdere un elezione o alcuni punti sul mercato azionario. "
Una delle cose che mi ha fatto venire la pelle d'oca e le lacrime agli occhi è stato sentirle dire che un bambino che non aveva nulla desiderava essere ricco per poter dare a quelli nella sua situazione affetto, acqua, cibo, comfort e tutto ciò di cui potevano avere bisogno. E quando lei ha detto "Perché noi che abbiamo tutto siamo così avidi? " me lo sono chiesta per l'ennesima volta ma la risposta è sempre stata: " Perché a nessuno frega niente di loro o delle persone che verranno dopo di noi. " e questo non può far sentire bene qualcuno.
Diceva anche: " Nella mia vita ho sognato di vedere grandi mandrie di animali selvatici e giungle e foreste pluviali piene di uccelli e farfalle, ma ora mi chiedo se i miei figli potranno vedere tutto questo. "
Anche io, come lei, ho paura per quello che non vedranno i miei figli.
In conclusione..
La storia serve a capire il passato per non fare le stesse scelte sbagliate in futuro, ma le guerre per qualcosa ci sono ancora, i pregiudizi (razziali o meno) ci sono ancora. La lista durerebbe due giorni come ha detto la ragazza nel '92.
Ecco, noi - o meglio i politici - non hanno ancora capito nulla del mondo e di come funziona anche se, ahimé, hanno capito tutte le mosse per trarre a proprio vantaggio qualcosa. E' questa forse la sconfitta che duole più di tutte.
Nessun commento:
Posta un commento